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I 5 momenti migliori del primo Round della stagione!

Friday, 9 August 2019 07:40 GMT

Qual è stato il tuo momento preferito dell’appuntamento inaugurale del 2019?

Dov’eri quando Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) ha firmato la sua prima tripletta di vittorie nel suo primo fine settimana da pilota nel World Superbike? Quante mascelle sono cadute mentre il vantaggio della Ducati è aumentato di 15 secondi nel corso di Gara 1? Tutti vanno a Phillip Island aspettandosi un sacco di sorprese e qualche modifica all'ordine, ma questo era qualcos'altro. Ecco i cinque momenti chiave di quel fine settimana di febbraio, quando la sceneggiatura è stata buttata fuori dalla finestra perché lo spettacolo non avrebbe seguito nessun copione.
 
Quando è esplosa bomba
 Le speculazioni sono state diffuse in questa gara, soprattutto dopo che Bautista è stato in testa alle classifiche durante i test ufficiali di quella settimana. Ma poi sono state le Kawasaki ad avere la Superpole e il secondo miglior tempo, Jonathan Rea e Leon Haslam erano davanti alla Ducati sulla griglia in vista di Gara 1. Che arrivasse la 12esima vittoria consecutiva per il nord-irlandese sembrava una cosa certa. O almeno, fino a quando le luci dei semafori non si sono spente.
Al termine del primo giro, Bautista era già davanti a tutti con un vantaggio di mezzo secondo. Poi, 21 giri più tardi è stato il primo a vedere la bandiera a scacchi con un distacco di 14”983 che sarebbe persino potuto essere maggiore. Come l'iconica celebrazione di Usain Bolt alle Olimpiadi del 2008, Bautista ha rallentato negli ultimi metri di rettilineo godendosi il momento, l'attenzione, il sollievo. Non aveva bisogno di spingere al 100% e non averlo fatto rende il messaggio ancora più ridondante.
 
Un ritorno audace... con un finale amaro 
Senza farsi domande sulla prima sfida, l'attenzione si è spostata sulla seconda battaglia, che ha visto Rea e il compagno di squadra Haslam, il campione britannico in carica della Superbike. Questa è stata la prima gara di Pocket Rocket come concorrente del WorldSBK a tempo pieno dal 2015. Pochi avrebbero scommesso che sarebbe rientrato subito agguerritissimo invece ha duellato con il suo quattro volte campione del mondo e nuovo compagno di squadra. Fino al 13° giro sembrava che Haslam fosse addirittura in vantaggio rispetto a Rea ma poi è crollato tutto per il vice campione nel 2010. Una sola scivolata ha tagliato Haslam fuori dai giochi lasciando che il suo compagno di squadra si prendesse il secondo posto in gara. I podi per lui sarebbero poi arrivati nelle due gare successive, ma si è sempre visto precedere da Rea, com’è poi accaduto in tutte le gare fatta eccezione per una.
 
Scopriamo la Tissot Superpole Race
Già alla sua prima edizione ha raggiunto l’apice. Dieci giri, nessuna strategia, nessun ripensamento. Una corsa sfrenata. Anche il sabato ha visto il dominio Ducati, anche nella mezza distanza di gara avrebbero dettato il passo? Bautista vince, ma ciò che conta è il viaggio. Questa è stata la prima volta che abbiamo visto Rea uscire di pista in punta di piedi dopo aver combattuto con tutte le sue forze anche se i punti sono la metà rispetto a quelli di una gara standard. Frenate tardive, flussi intermittenti, linee poco ortodosse: è stata breve, da togliere il fiato e una fantastica dimostrazione del nuovo formato. Benvenuta in famiglia, Tissot Superpole Race.
 
Un dolce, secondo incontro
È quello tra Melandri e la Yamaha, di nuovo insieme otto anni dopo. Sembra quasi un’eternità ma sembrava che non fosse passato un solo secondo da quando il ravennate era salito per la prima volta sulla YZF R1 per disputare Gara 1. In quella stessa occasione è stato il debutto per il GRT Yamaha WorldSBK ma, chi l’avrebbe mai detto? Melandri batte entrambe le Yamaha ufficiali e sale sul podio per la prima volta in questa stagione, un ritorno, che per tanti, è stato oltre le aspettative.
 
Un pit-stop determina il risultato della gara inaugurale del WorldSSP
Randy Krummenacher e Federico Caricasulo (BARDAHL Evan Bros WorldSSP Team) erano al comando della gara in Australia... Prima del pit stop obbligatorio, Krummenacher non avrebbe potuto continuare a correre mentre Caricasulo si trovava nella situazione contraria. Mentre lo svizzero si batteva per diventare il leader del campionato 2019, il suo compagno di box è stato bloccato in pit lane durante il pit-stop perché il cavalletto è rimasto attaccato alla ruota posteriore facendogli perdere secondi preziosi. La sanzione post-gara per Jules Cluzel (GMT94 Yamaha), secondo, non ha comunque favorito quello che era l’inizio di stagione desiderato da Caricasulo. 
 
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